Un sistema agroalimentare malato produce malattie, disuguaglianze, devastazione ambientale e sociale. Il caso xylella è emblematico di tutto questo. In Legno Vivo – Xylella oltre il batterio, abbiamo provato a raccontarvi cosa sta succedendo in Puglia, e non solo e di cosa rischiamo se non intraprendiamo immediatamente un cambio di rotta.
Elena
Non c’è pace ancora per la terra pugliese. Dopo migliaia di ulivi abbattuti e migliaia ancora da abbattere, ora è il turno degli alberi da frutto, mandorli e ciliegi in primis: fiore all’occhiello di una produzione di qualità e di una florida economia locale. Intanto la Regione continua a imporre pesticidi sul territorio: sostanze tossiche e nocive per gli uomini, gli insetti impollinatori e l’ambiente tutto. Costretti ad avvelenare. Un caso unico in Europa! Ne ho parlato questo mese su Terra nuova…
Via dalla banca per seguire la sua passione, la cucina salutistica: la scelta di Giorgia
PRODOTTI DA FORNO come PANE, FOCACCE, PIZZA, FARINATA, BISCOTTI lievitati a lungo esclusivamente con pasta madre autoprodotta. Vendita di Materie Prime ed accessori per chi autoproduce e cucina in casa. Produzione di CIBI FUNZIONALI, naturalmente ricchi di nutrienti che possono avere un impatto positivo sulla salute. Coltivazione in proprio di GRANI ANTICHI e LEGUMI… Ma soprattutto una storia bellissima, di cambiamento, consapevolezza e libertà!
La scelta del detergente intimo non è mai casuale e di certo non dovrebbe essere orientata esclusivamente da fragranze e prezzo. Anzi. Proprio su questo genere di prodotti sarebbe auspicabile non lesinare e concentrarsi sulla lettura delle etichette: ne va della salute di una delle parti più sensibili e delicate del nostro corpo.
Con l’arrivo della primavera non c’è niente di meglio di una bella insalata. Magari “già pronta da condire”. Comoda, pratica, veloce… ma a che prezzo?
Bandiera tricolore, piatto fumante di spaghetti bianchi, salsa rossa e basilico verde. Scritte ben in evidenza: Pasta italiana, di Gragnano, di Napoli… se ci si fermasse alla confezione “lato A” non ci sarebbero dubbi: la nostra pasta è il fiore all’occhiello del Made in Italy. Ma le cose non sempre sono come sembrano e anche il piatto italiano per eccellenza può riservarci parecchi mal di pancia.
Bianco che più bianco non si può. O forse sì? Sulle confezioni degli smacchiatori e degli sbiancanti industriali si trovano a caratteri cubitali promesse di bucati immacolati, candidi e profumati. Ma all’occhio attento del consumatore informato basta poco per scorgere la fregatura. Tra le minuscole paroline delle etichette spesso si trova la dicitura “sbiancanti ottici”: un’espressione che non preannuncia niente di buono.
Dal 2014 per il produttore è obbligatorio indicarli in etichetta. Bene. Così avremo possibilità di lasciare sullo scaffale del supermercato i prodotti che li contengono.
Appena sfornato, ancora caldo e fragrante. Una volta entrati al supermercato è ormai prassi essere invasi dal profumo accogliente del “pane fresco”. Così si legge sull’insegna luminosa che sovrasta gli scaffali stracolmi di prodotti: rosette, baguette, filoncini. Ma sarà davvero così?
Nelle fredde giornate di inverno un infuso caldo è davvero un piacere. Tra i primi prodotti consumati in questo settore il tè la fa da padrone, soprattutto nel nostro Paese. Ma se vi dicessimo che quello che state bevendo ha ben poco a che vedere con la bevanda di origini cinesi?
Arricchisci il terreno, aumenta gli elementi nutritivi, migliora le proprietà fisiche del tuo campo, aggiusta il suo pH, aumenta la produttività delle tue piante… quante promesse su un semplice flacone di fertilizzante.
Ma se vi dicessero che la maggior parte delle volte che utilizziamo prodotti di sintesi per fertilizzare il nostro giardino, il nostro piccolo orticello o la nostra pianta d’appartamento, stiamo in realtà interrando tonnellate di plastica?
Dentifrici, scrub e creme esfolianti, glitter, trucchi, saponi e detersivi. Ormai tantissimi prodotti del supermercato hanno in sovraimpressione la scritta “con microgranuli“. Una parolina magica che spesso fa lievitare il prezzo del prodotto insieme alle quantità di plastica in mare e ai problemi con essa connessi.
Sempre più consumatori si dicono attenti alla propria alimentazione: cibi sani, coltivati senza pesticidi, magari a km0, stanno conquistando spazi sugli scaffali dei negozi e nei carrelli degli italiani. Ma, oltre alle materie prime, quanto influiscono sulla nostra salute gli strumenti che utilizziamo in cucina? Più di quanto possiamo immaginare.
Dopo settimane di martellante campagna politica e mediatica sull’importanza di sterilizzare tutto, pulire bene, non lasciare spazio a virus e batteri le case degli italiani si sono riempite di disinfettanti commerciali.
Prima fra tutti: la candeggina. Da sempre un must nel nostro Paese, negli ultimi tempi è diventata una delle merci più ricercate e consumate. Ma siamo sicuri che tutta questa “pulizia” faccia davvero bene alla nostra salute? In realtà no.
Non sono mai stata un’attivista, un’ecologista, una persona attenta ai propri consumi e al proprio stile di vita. Al contrario! Per una vita sono stata la consumatrice perfetta: assidua frequentatrice di centri commerciali, attratta dal superfluo, dall’acquisto facile e impulsivo.
Quest’anno più che mai! Scegliamo un Natale diverso. Uno di quelli che non si vedeva da tempo… quel tempo in cui il consumismo non aveva ancora divorato tutto. Un Natale che sia davvero ri-nascita. Ritorniamo a nascere: come persone e come comunità.
Nella Capitale, a seguito delle misure imposte dall’emergenza Coronavirus, le iniziative di solidarietà e mutuo aiuto sono letteralmente esplose. Gas, Alveari, Csa, consegne a domicilio su due ruote… Ecco la Roma chiusa in casa, ma sempre aperta al consumo critico, locale e solidale.