Abbiamo inventato una montagna di consumi superflui. E viviamo comprando e buttando. E quello che stiamo sprecando è tempo di vita, perché quando compri qualcosa non lo fai con il denaro, ma con il tempo di vita che hai dovuto utilizzare per guadagnare quel denaro. L’unica cosa che non si può comprare è la vita. La vita si consuma. Ed è da miserabili consumare la vita per perdere la libertà. (José Mujica)
Questo libro non è un un manuale, una guida, una Bibbia del vivere sostenibile. Non ne sarei all’altezza e non era questa l’intenzione. Questo libro è una storia. È la condivisione di un’esperienza, di informazioni, di conoscenze e di punti di vista. È un pezzetto di vita di una persona che come tante ha deciso di provare a fare qualcosa di concreto per cambiare un po’ le cose. Sapendo benissimo che si può fare meglio e che si può fare di più. Questo libro è un piccolo passo in una diversa direzione. È il mio tentativo di fare meno danno e di volermi e volerci più bene.
Elena Tioli – Classe ’82, sermidese. Nata a Mirandola (Mo), trapiantata a Roma nel 2007.
Ex consumista perfetta, dall’acquisto facile e impulsivo, esperta di superfluo. Ex fumatrice incallita, ex insoddisfatta cronica, ex dipendente a tempo indeterminato. Oggi ambientalista per favorevole congiuntura. Felice.
Dopo molti anni passati in redazioni televisive, ora mi occupo di ufficio stampa e comunicazione trattando soprattutto di temi legati alla politica, all’ambiente e all’alimentazione. Freelance per scelta, collaboro con diverse realtà ecologiche e solidali. Per passione mi interesso di alimentazione consapevole e stili di vita sostenibili. Dal 2014 curo il blog www.vivicomemangi.it.
Da gennaio 2015 non entro in un supermercato. Da questa idea un po’ stravagante è cresciuta in me nuova consapevolezza legata ai consumi, ai miei bisogni e al potere che ho come consumatrice.
Interagire direttamente con i produttori, scoprire la provenienza e l’origine delle merci, conoscere le conseguenze, personali e globali, di ciò che acquisto e consumo, compiere scelte più consapevoli e responsabili, dare un nuovo valore ai miei gesti e un peso diverso ai miei soldi mi ha portato a modificare radicalmente il mio stile di vita e il mio modo di pensare e agire. Guadagnandoci in soldi, salute, relazioni e tempo. Vivere senza supermercato si è trasformata così nell’esperienza più positiva e umanamente arricchente che mi sia mai capitata.
Oggi, dopo oltre due anni di spesa lontani dalla grande distribuzione organizzata, posso dire che vivere senza supermercato non solo è possibile, ma è anche facile e divertente.