Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento… le parole sono di Franco Arminio, la risposta arriva da Giacomo Lepri: Eccoci!
Contadini, poeti, gente che sa fare il pane e anche giovani agricoltori, agronomi, cuochi, designer, architetti, braccianti e manovali, antropologi, educatori, sociologi. La Cooperativa Co.r.ag.gio. – Cooperativa romana agricoltura giovani – è questo e tanto altro ancora. A raccontarmelo è Giacomo Lepri, tra i fondatori di questo fantastico progetto che ho avuto il piacere di intervistare a Radio Impegno (QUI il link per riascoltare la puntata).
Siamo un gruppo sempre più numeroso di persone che da anni lotta contro il degrado ambientale, la cementificazione selvaggia, l’uso improprio delle risorse naturali e lo spreco di beni non riproducibili attraverso la riqualificazione delle Terre Pubbliche.
L’obiettivo è a dir poco ambizioso: cambiare Roma, non più città del cemento ma spazio per l’Agro romano. Ma i risultati, dopo solo 6 anni, sono incredibili. E non riguardano solo la riqualificazione di spazi abbandonati o il contenimento dell’edilizia selvaggia.
Attraverso l’accesso alla terra stiamo rispondendo alla disoccupazione dei giovani agricoltori che non hanno possibilità di acquistare terreni; stiamo offrendo spazi di integrazione e di lotta al razzismo; stiamo producendo cibo buono nel rispetto dell’ambiente e delle persone che vi abitano; stiamo dando un servizio per migliorare la qualità della vita di tutti.
Di certo è migliorata quella degli abitanti di Borghetto San Carlo, 22 ettari di terra nel cuore di Roma, da decenni lasciati all’abbandono, oggi luogo felice in cui si coltivano buon cibo e buone persone.
Tutto è cominciato nell’inverno del 2011 quando abbiamo scelto Borghetto San Carlo come simbolo dello spreco agricolo e del degrado ambientale di Roma. In sole due settimane abbiamo raccolto oltre 10.000 firme per chiedere l’utilizzo del patrimonio agricolo pubblico. Nel 2015 la Cooperativa ha vinto il bando “Roma città da coltivare” e abbiamo iniziato i lavori di recupero e bonifica.
Oltre che nei servizi di cura del verde, oggi la Cooperativa organizza laboratori teorici e pratici sull’orticoltura e sulle buone pratiche ecologiche e lavora nell’ambito della ristorazione valorizzando le produzioni agroalimentari biologiche, promuovendo la filiera corta del cibo, l’educazione alimentare e la logica anti spreco.
Sovranità alimentare, ecologia, responsabilità sociale, fruibilità e servizi sono le parole chiave del nostro lavoro come Cooperativa. Vogliamo ripensare l’agricoltura non solo in termini ambientali ma anche culturali ed economici.
Anche per questo la Cooperativa Coraggio partecipa al Bando Agricoltura Sociale di Confagricoltura – Edizione 2017, con il progetto Migranti imprenditori sulle terre pubbliche
Si tratta di un progetto di aiuto reciproco che vuole sviluppare un’offerta di integrazione reale, a 360 gradi: integrazione sociale, lavorativa e volta all’auto-imprenditorialità̀. Ragazzi liberati dalle catene del caporalato potrebbero intraprendere un percorso di formazione pratica e teorica, inserendosi come soci a pieno titolo di rifugiati politici nella cooperativa Co.r.ag.gio e contribuendo autonomamente e legalmente alla gestione di un orto sociale.
Oltre all’integrazione questo modello sviluppa una reale alternativa alla grande distribuzione organizzata e alla filiera dello sfruttamento su cui si basa. Proprio per questo l’iniziativa ha l’appoggio di sigle come Terra!Onlus, Coltiva il tuo Futuro e il costante sostegno di Croce Rossa Italiana.
Diamogli una mano! Se non con la zappa almeno almeno con il mouse! Votiamo il loro progetto “Migranti imprenditori sulle terre pubbliche” e aiutiamoli a far conoscere questa meravigliosa realtà. Sono queste persone, è il loro coraggio e la loro umanità, che salverà Roma. Ne sono sempre più convinta: salviamo la terra e la terra ci salverà. Coraggio!
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