Code, imballaggi, prodotti inutili e dannosi per la salute e per l’ambiente, filiera lunga, inquinamento e sfruttamento, bisogni indotti da pubblicità, lunghe attese per trovare parcheggio, per scegliere, per pagare: questo è il supermercato.

E chi pensa che rinunciarvi sia difficile, inutile o addirittura impossibile, dovrà ricredersi. Vivere senza supermercato non solo è possibile ma è addirittura facile e piacevole: parola di chi lo ha fatto.

  • Entrare in relazione con i produttori, scoprire la provenienza e l’origine delle merci, informarsi sulle conseguenze, personali e globali, di ciò che si acquista e si consuma: vivere senza supermercato significa tutto questo e molto altro ancora.
  • Significa fare una spesa ecologica, consapevole e responsabile, dando un nuovo valore ai propri gesti e un peso diverso ai propri soldi.
  • Significa cambiare stile di vita e modo di pensare.
  • Significa guadagnarci: in soldi, salute, relazioni e tempo.

Una scelta alla portata di tutti.

L’AUTRICE

 

ELENA TIOLI – Classe ’82. Cresciuta in un piccolo paesino della pianura Padana, a 25 anni si trasferisce a Roma prima per studio e poi per lavoro.

Ex consumista perfetta, dall’acquisto facile e impulsivo, esperta di superfluo. Ex fumatrice incallita, ex insoddisfatta cronica, ex dipendente a tempo indeterminato. Oggi attivista, ambientalista… contadina… per favorevole congiuntura. Felice.

Freelance per scelta, ha collaborato con diverse testate giornalistiche, redazioni televisive, gruppi parlamentari, associazioni e movimenti. Per passione si interessa di agroecologia, alimentazione consapevole e stili di vita sostenibili.

Nel 2015 decide di provare a vivere un anno senza entrare in un supermercato e di racontare questa avventura nel blog www.viveresenzasupermercato.it, che ben presto si tramuta in un libro (ed. Terra Nuova).

La sfida (vinta) di dire addio alla Grande Distribuzione, innesca in Elena una nuova consapevolezza legata ai consumi, ai bisogni e al potere che, come “consumattori”, tutti noi abbiamo nelle mani.

Interagire direttamente con i produttori, scoprire la provenienza e l’origine delle merci, conoscere le conseguenze, personali e globali, di ciò che si acquista e consuma, compiere scelte più etiche e responsabili, dare un nuovo valore ai propri gesti e un peso diverso ai propri soldi… l’hanno portata a modificare radicalmente il suo stile di vita e il suo modo di pensare e agire. Guadagnandoci in soldi, salute, relazioni e tempo.

Vivere senza supermercato si è trasformata così nell’esperienza più positiva e umanamente arricchente che le sia mai capitata e che l’ha portata a cambiare radicalmente non solo il suo modo di fare la spesa ma il suo modo di vivere.

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GUARDA IL TEDX DI ELENA E ASCOLTA LA SUA STORIA

Come una crisi personale si può trasformare in una opportunità per cambiare radicalmente il proprio stile di vita e renderlo più sostenibile per sé e per l’ambiente? In questo talk appassionato lo racconta Elena Tioli, che ha deciso di vivere senza supermercato, apprendere i principi dell’auto produzione e della riduzione degli sprechi, e coltivare una relazione virtuosa con i propri fornitori.

How can a personal crisis turn into an opportunity to radically change one’s lifestyle and make it more sustainable for oneself and the environment? In this passionate talk Elena Tioli tells us why she decided to live without a supermarket, learn the principles of self-production and waste reduction, and cultivate a virtuous relationship with her suppliers.

Perché vivere senza supermercato?

  • Una scelta economica – Vivere senza supermercato significa risparmiare guadagnando in qualità. Come? Comprando meno e meglio.
  • Una questione di tempo – Vivere senza supermercato significa risparmiare anche tempo. Impossibile? Al contrario! Addio code alla cassa, ricerca del parcheggio, percorso a ostacoli tra le corsie, sabati pomeriggio passati al centro commerciale. Scopri come.
  • Una scelta ecologica – Vivere senza supermercato significa ridurre sprechi, rifiuti e inquinamento.
  • Una scelta etica – Vivere senza supermercato significa privilegiare una filiera solidale e scegliere con consapevolezza a chi dare i nostri soldi.
  • Una scelta salutare – Vivere senza supermercato significa privilegiare le materie prime, il biologico (anche se non certificato), i cibi di stagione, le cose semplici e genuine.
  • Una scelta egoistica – Vivere senza supermercato significa vivere più felici: risparmiare soldi, mangiare meglio, guadagnare tempo e, soprattutto, entrare a far parte di una comunità virtuosa.

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→ contatta direttamente le realtà che ti interessano

→ unisciti a una comunità in continuo divenire in cui produttori (responsabili) e consumatori (consapevoli) sono dalla stessa parte.

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DI VIVERE SENZA SUPERMERCATO

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  • per creare una comunità in cui produttori (responsabili) e consumatori (consapevoli) siano dalla stessa parte;
  • per promuovere realtà produttive e commerciali che molto probabilmente non si possono permettere grandi annunci e sponsorizzazioni, ma che, per ciò che fanno, si meritano tutto il nostro sostegno;
  • per favorire un’economia virtuosa, etica e sostenibile, in cui oltre al guadagno personale si pensa al bene comune.

COMPRARE BENE, PER STARE MEGLIO TUTTI

 

L’Italia è il Paese in cui le aziende familiari e i piccoli agricoltori fanno ancora da traino all’economia. Sono loro i custodi della nostra terra, dei suoi frutti e del nostro futuro. Sostenerli è una scelta quotidiana e semplicissima. Basta decidere a chi dare i nostri soldi ogni volta che mettiamo mano al portafoglio.

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