Vivere senza supermercato significa risparmiare comprando meglio. Molti di voi penseranno che comprare fuori dalla grande distribuzione, magari prodotti biologici, di qualità, spesso a chilometro zero, tramite vendita diretta significhi spendere cifre folli. Ma non è così!
Anzi, io in questi anni senza supermercato, mangiando meglio e comprando prodotti davvero buoni, non dannosi per la mia salute e per l’ambiente, ho guadagnato parecchio. E in questo post vi spiegherà come ho fatto.
1. Il primo modo per risparmiare è… comprare meno!
Ma guarda un po’… – starete pensando – La scoperta dell’acqua calda. In realtà non è così. Comprare meno senza avere la sensazione di rinunciare a qualcosa oggi non è poi così scontato. In molti, quando racconto del mio nuovo stile di vita senza supermercato, pensano che io viva di stenti, sacrifici e privazioni. Al contrario. Non mi sono mai sentita così appagata come adesso. Adesso che ho scoperto che per una vita ho speso tantissimi soldi in bisogni indotti: indotti dalla pubblicità, dal marketing, dalla moda, dalla pigrizia… montagne di soldi buttati per acquistare prodotti tanto inutili quanto dannosi, per me e per l’ambiente.
Il problema è che quando le vedi tutte lì – allineate, splendenti, impacchettate per le feste, tirate a lucido, ammiccanti, spesso fintamente scontate – quelle merci davvero ti sembrano indispensabili. Ricerche, studi e tanto lavoro viene fatto per fartele sembrare tali. Ma fidatevi, una volta fuori dal supermercato di tutti quei prodotti vi dimenticherete in fretta. Oggi, non avendo più quelle cose sempre sotto il naso, oggi che so cosa c’è dietro, oggi che ho imparato a valutare le conseguenze dei miei consumi, di quei prodotti non sento proprio la mancanza. E non è una rinuncia, semplicemente vivo meglio senza.
Qui potete leggere, per esempio, un post su come ho ridotto a pochissimi prodotti il necessarie del bagno eliminando shampoo, balsamo, bagnoschiuma, saponi vari e chi più ne ha più ne metta.
2. Il secondo modo per risparmiare è… comprare meglio a meno
Sì, proprio così. Alcuni prodotti anche se di miglior qualità mi costano davvero meno. Com’è possibile? Semplice! Non hanno imballaggi, non percorrono lunghe distanze, non sono stati presi in carico da intermediari, non hanno costi di pubblicità, marketing, magazzinaggio… la filiera corta è un ottimo modo per abbattere i costi. Costi che, nella grande distribuzione, pesano sul costo finale di un prodotto fino al 35%.
Qui potete leggere come la mia spesa fatta tramite Gruppo d’acquisto Solidale sia decisamente più conveniente che la stessa spesa fatta al supermercato.
3. Il terzo modo per risparmiare è… non risparmiare
No, non è un errore di battitura. Semplicemente non sempre risparmiare significa guadagnarci. Anzi molto spesso il sotto costo della grande distribuzione è una sòla pazzesca. Perché? Perché il più delle volte comprare a meno significa pagare in salute o far pagare ad altri quello che manca.
Prodotti di scarsa qualità. Produttori strozzati dalle dinamiche della grande distribuzione (pensate al sistema malato delle aste online denunciato dalle inchieste di Fabio Ciconte e Stefano Liberti ), sfruttamento, lavoro in nero, salari da fame… molto spesso è questo che si nasconde dietro il risparmio della gdo. E a me oggi di risparmiare sulla mia pelle o su quella di qualcun altro non interessa più. Anche perché le alternative ci sono, eccome!
1 commento
Ho letto con molto piacere questo articolo e in parte ne condivido le idee.