Finalmente ce l’ho fatta! Ho visitato il Bosco di Ogigia!
In Toscana, nel comune di Montepulciano, tra campi arati e vigneti irrorati c’è un pezzetto di terra sottratto ai pesticidi e agli aratri. Poco più di un quarto di ettaro di natura felice. Eccolo il Bosco di Ogigia!
Un luogo in cui la natura ha ancora la possibilità di non essere standardizzata, ordinata, omologata. In cui gli insetti sono i benvenuti, le erbacce sono rivalutate, i frutti vengono spartiti con parenti e amici, uccelli e lombrichi, le api trovano ristoro e le persone pure.
Un orto sinergico, una food forest, uno stagno, un frutteto… nel Bosco di Ogigia c’è di tutto e di più. C’è l’abbondanza e ci sono i limiti di una natura con cui s’impara a collaborare, c’è la possibilità di vedere e di conoscere. Ci sono le susine più buone che abbia mai assaggiato! C’è l’idea che si possa fare.
È possibile creare, in un piccolo fazzoletto di terra, un ecosistema capace di provvedere senza sforzi ai bisogni alimentari di una famiglia? La terra può nutrirci anche senza doverla sfregiare a colpi di pesticidi e fertilizzanti chimici? Si può credere in una relazione con la natura più giusta per tutti?
Da queste domande è partita Francesca (eh no! Non si chiama Ogigia!) quando anni fa ha dato vita a questo laboratorio di buone pratiche agricole e ambientali che insieme a Filippo si è trasformato in un meraviglioso progetto di comunicazione. Tutela ambientale, produzione di cibo, lotta all’inquinamento, consigli sul vivere sano e in armonia con la natura, denuncia e inchiesta.
Sul sito internet del Bosco e su tutti i social ad esso collegati (facebook, instagram e soprattutto You Tube) troverete una miriade di informazioni, strumenti utili e soluzioni pratiche per migliorare non solo il vostro orto, ma la qualità della vostra vita e quella dell’ambiente in cui vivete. Dateci un’occhiata, non ve ne pentirete!
Ps. Una delle cose più belle imparate da Francesca sono i principi base della permacultura. Ve li riporto. Li trovo meravigliosi e estremamente utili.
1. Osserva e interagisci (la bellezza è negli occhi di chi guarda).
2. Raccogli e conserva l’energia (prepara il fieno finché c’è il sole).
3. Assicurati un raccolto (non si può lavorare a stomaco vuoto).
4. Applica l’autoregolazione e accetta il feedback (i peccati dei padri ricadono sui figli fino alla settima generazione).
5. Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili (lascia che la natura faccia il suo corso).
6. Non produrre rifiuti (Il risparmio è il miglior guadagno; un punto in tempo ne salva cento).
7. Progetta dal modello al dettaglio (gli alberi non sono la foresta).
8. Integra invece di separare (molte mani rendono il lavoro più leggero).
9. Piccolo e lento è bello (più sono grandi e più fanno rumore cadendo).
10. Usa e valorizza la diversità (non mettere tutte le uova in una sola cesta).
11. Usa e valorizza il margine (non pensare di essere sulla giusta traccia solo perché è un sentiero molto battuto).
12. Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo (bisogna vedere le cose non solo per come sono ma anche per come saranno).