Non sono mai stata un’attivista, un’ecologista, una persona attenta ai propri consumi e al proprio stile di vita. Al contrario! Per una vita sono stata la consumatrice perfetta: assidua frequentatrice di centri commerciali, attratta dal superfluo, dall’acquisto facile e impulsivo.
Troppo presa dallo studio, dal lavoro, dagli impegni, dalla carriera, dalla vita sociale per fermarmi a riflettere sulle conseguenze delle mie scelte.
Per dire, gli unici interrogativi che mi ponevo davanti al cibo erano: quanto costa? Oppure: farà ingrassare? Se dovevo scegliere uno shampoo o un bagnoschiuma, la domanda era: quale profumo? Che marca? E che dire dei prodotti per pulire casa? Mughetto o limone? Spray o gel?
Poi, un giorno, mi sono trovata disoccupata.
Avevo 31 anni e mi sentivo arrivata. Un buon curriculum. Una laurea triennale a Ferrara e poi la specialistica a Roma. Anni di di gavetta e poi di ottimi contatti. Avevo il posto buono. I colleghi fantastici. Gli straordinari pagati e i buoni pasto. Era tutto perfetto. Talmente perfetto che decido di firmare un mutuo trentennale per acquistare casa. Cosa avrebbe potuto andar male? Troppi contratti a tempo determinato consecutivi. L’azienda decide di lasciarci a casa. Non mi scoraggio. Ho l’esperienza, le capacità, i contatti. E invece niente. Anello una serie di contatti davvero poco dignitosi e poi arrivano mesi di disoccupazione. Lunghi. Lunghissimi.
È stato un periodo molto duro. E non solo per la questione economica. Quando per una vita ti identifichi con quello che fai, nel momento in cui non fai più nulla a venirti a mancare non è solo lo stipendio ma la tua stessa identità. Se non ero quello che facevo? Quello che compravo? La gente che frequentavo? Chi ero?
Come sempre succede le crisi ti mettono davanti a un bivio: soccombere o reagire. Lì, in quel momento di profonda crisi ho scelto di ripartire da me. In quel momento, mentre mi disperavo per aver perso qualsiasi forma di controllo sulla mia vita, ho realizzato che non era così: potevo controllare le mie azioni. Per esempio, viste le ridottissime possibilità economiche, potevo iniziare dallo smettere di buttare soldi per avvelenarmi.