Intervista a Linda Maggiori: 37 anni, mamma (di 4 figli!), moglie, green blogger per il “Fatto quotidiano”, autrice di diversi libri (l’ultimo, Vivo senz’auto, ed. Macro è stupendo! E poi ancora: Impatto Zero, Vademecum per famiglie a rifiuti zero, Dissensi edizioni), ideatrice e curatrice dei blog “Famiglie Rifiuti Zero” e “Famiglie Senz’auto”. Una vita dedicata all’ambiente.
Ideatrice del progetto Famiglie Rifiuti Zero, grazie alla differenziata e alla prevenzione a casa sua si producono appena 0,5 Kg l’anno di rifiuti indifferenziati a testa. La sua famiglia non ha l’auto, si muove soltanto in bici, a piedi o con i mezzi pubblici. Non ha la televisione e non va al supermercato. Impegnata nel sociale è attiva in molti comitati della sua città (Faenza), nella tutela dell’ambientale e nella realizzazione di progetti educativi sull’ecologia nelle scuole. Nel 2017 è stata candidata al premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, il riconoscimento promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia.
Cos’è il Natale in casa Maggiori?
Noi non siamo cattolici né di altra religione, ma crediamo e educhiamo i bambini ai valori evangelici di condivisione, pace, sobrietà e accoglienza. C’è un ottimo rapporto anche coi parroci del luogo, sanno che non siamo “devoti”, ma ci accolgono e ci stimano per il nostro attivismo a favore degli ultimi e dell’ambiente. Per quel che riguarda il Natale, al di là di ogni significato religioso o trascendente, per noi è la festa della condivisione, della sobrietà, del rispetto del creato, si ricorda la nascita dell’uomo più rivoluzionario del mondo e di tutti gli ideali in cui fermamente crediamo.
Rifiuti zero a Natale, sembra praticamente impossibile! Voi come passerete le feste?
In genere festeggiamo coi nonni, un po’ in Romagna, un po’ nelle Marche: a casa dei nonni romagnoli ci andiamo in bici, a casa dei nonni marchigiani ci andiamo in treno, visto che non abbiamo l’auto. E’ bello viaggiare senza inquinare, a Natale come sempre, dà un senso di legame e pace, di tenere assieme tutto.
Addobbi, luci, alberi, anche casa vostra si trasforma?
Come preparativi al Natale facciamo solo il presepe: lo facciamo coi pupetti vecchi, di quand’ero bambina, sempre gli stessi, la capanna fatta coi rametti, e quel po’ di muschio rimasto e conservato dall’anno precedente. I bambini si divertono a posizionare tutti gli animali e commentare (in genere nel nostro presepe ci sono più animali che esseri umani). E’ una scena molto bella. I bambini capiscono come vivevano una volta, com’è nato Gesù, la sobrietà e la dignità di quella gente povera: nel presepe mancano tutti gli oggetti che ci sembrano ora indispensabili, ma c’è tutto quello che è davvero necessario per essere felici. I bambini rimangono stupiti, capiscono che differenza immane c’è tra quella scena di serenità e essenzialità, e le luci, la folla, le auto, il consumismo che regnano fuori. Se c’è qualcosa che è il contrario esatto del presepe, è la follia consumistica dei centri commerciali. Noi non mettiamo mai piede nei centri commerciali, i nostri figli non sanno nemmeno dove si trovano. E come tutti i bambini, non hanno mai voglia di andare a fare compere!
Natale: tempo di sprechi, soprattutto a tavola. Qual è (più o meno) il vostro menù natalizio?
Io non mangio carne e mangio pochissimi latticini, ma ai miei figli non vieto niente, soprattutto quando sono dai nonni o da altri parenti. Alla vigilia e a Natale siamo ospiti, e non posso mettere bocca sul menù natalizio. Ho però convinto sia mia mamma sia mia suocera a non comprare frutti esotici come ananas, che non siano del commercio equo e non esagerare a preparare tanto cibo. Sebbene il menù non sia vegetariano, non è sicuramente esagerato. Lo spreco è praticamente nullo. Non si butta via niente. Dopo le feste non si cucina più e si mangiano gli avanzi delle feste finché non terminano! Ma questo lo faceva mia nonna, mia mamma, mia suocera… insomma è una tradizione campagnola che per fortuna non si è persa.
Tanti regali, tanti imballaggi, tanti soldi. Cosa vi chiedono in genere i vostri figli come regali? E voi quali regali pensate di fare quest’anno ai vostri bambini?
Sembrerà strano… ma noi non facciamo regali ai nostri figli per Natale! magari andiamo tutti al piccolo cinema cittadino (non nella multisala) a vedere qualcosa di bello, in genere ci andiamo una volta l’anno, ed una grande festa. La stessa cosa succedeva a me…quand’ero piccola. I genitori non ci regalavano nulla, solo i parenti (nonni e zii) regalavano qualcosa. Ovviamente si tratta di pochi regali pensati, belli e duraturi, decisi insieme. I nonni e gli zii sanno che vogliamo regali etici, ecologici, meglio se comprati dal mercato dell’usato, meglio ancora se sono libri. I nostri bambini hanno le loro preferenze: Giona, di quasi 8 anni, che adora gli animali, si è quest’anno fissato con un libro sugli animali di National Geographic, che ha visto in libreria e se n’è innamorato. E’ in cima alla sua lista di desideri, me lo ricorda ogni giorno e lo chiederà ai nonni. Gioele di 9 anni e mezzo invece adora costruire, e vorrebbe martello e chiodi… veri. Tobia, il più piccolo, adora le lego, anche quelle però si possono facilmente trovare usate!
Come gli spiegate il motivo per cui ricevono cose diverse dai compagni di scuola?
Sanno che a casa nostra è così, che vivono in una casa di “ribelli al sistema”, non solo per questo ma per tante altre cose. Sanno le motivazioni, (adattate alla loro età), etiche, ecologiche, di sobrietà, le capiscono e si appassionano. Sono allegri, sereni, testardi, curiosi, mi sembra che ci prendono gusto a non essere trascinati dalla corrente, a vedere, curiosare a casa dei compagni come si vive, poi tornare nella nostra casa ribelle, povera e selvaggia.
Sanno che non gli compreremo tablet o playstation ma possono usare il PC di casa per fare ricerche, vedere qualche bel video di musica insieme a noi o documentari. D’altra parte sia le merendine, sia la TV, sia le playstation le assaggiano quando sono invitati dagli amici, però per ora non hanno mai mostrato molta passione verso i giochi elettronici. Sanno che i tablet sono aggeggi inutili perché si romperanno presto, è già successo ai loro amici. Sanno che la playstation devi ricomprarla di anno in anno e loro stessi si scandalizzano sul prezzo. Sono anche critici sui tipi di gioco, mi raccontano che i loro amici a volte giocano ad uccidere animali, o guidare macchine a velocità folli. Non so come saranno in adolescenza, per ora sono allegri, socievoli, ma allo stesso tempo critici e ribelli.
È possibile passare feste sostenibili senza deludere le aspettative dei bambini? Siete felici?
I nostri bambini per passare feste felici chiedono solo di non andare a scuola, stare coi nonni e coi cuginetti, giocare tutto il giorno sugli alberi a fare capanne con la paglia. Questo è il massimo dei loro desideri. Tutto il resto è un corollario, possono anche ricevere due regali in croce. Visto quindi che non ci sarà la scuola, che andremo dai nonni, che incontreremo i cuginetti, che faranno capanne sugli alberi e si infangheranno dalla mattina alla sera, saremo sicuramente tutti molto felici!
Anche durante i compleanni facciamo feste semplici, a rifiuti e costo zero, e i bambini si divertono da matti. Basta un prato, degli alberi, due pizzette, una torta fatta in casa, e un po’ d’acqua dalla fontanella.
Io credo che tutti i bambini siano anticonsumisti per natura. Per far felici i bambini ci vuole molto poco. Pochi oggetti, pochi soldi, pochi regali costosi. I bambini dell’età dei miei figli anelano alla libertà, al gioco selvaggio, all’invenzione, alla costruzione, al contatto con la natura (che sia in parchi cittadini o in campagna o nei boschi) Desiderano un po’ di autonomia nello spostarsi, senza essere sempre scarrozzati dai genitori in auto. Desiderano tempo non organizzato dagli adulti. Vivere sobriamente soddisfa queste esigenze, è un grande regalo ai bambini, al pianeta e al loro futuro.
Car Free – È possibile, sostenibile e risparmio!
€ 16,50
|
Storia felice di una ex consumatrice inconsapevole
€ 11,50
|
1 commento
Bellissimo….Ma avendo due figli dell’età dei primi due della signora, non lo ritengo credibile al 100%: i bambini vogliono “tempo non organizzato dagli adulti”? Come no….Soprattutto durante i tre mesi estivi è VERAMENTE fantastico averli intorno che litigano, urlano e si fanno i dispetti 24/24 e 7/7: una bella nevrosi assicurata per tutta la famiglia. La festa di compleanno con due pizzette e l’acqua della fontanella? Certo, fino a che i compagni non iniziano a guardarti con aria di compatimento e a dire ” ma che festa sarebbe???”. Niente auto? Ahhhh, che bello impiegare un giorno intero a compiere un tragitto che in auto si fa in un paio d’ore, per di più salendo e scendendo dai mezzi pubblici carico di valige, sudato, aspettando le coincidenze che non arrivano mai….
Come sempre, la virtù sta bel mezzo: si può essere anticonsumisti ed ecologici senza rifiutare tutto a priori, ma usandolo con sobrieta’, intelligenza e parsimonia. E due regali a bambino a Natale, scelti con cura e non seguendo le mode, fanno solo bene al cuore di chi li fa e chi li riceve.