Elena
Oggi è l’equinozio di primavera. Il momento in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio. L’attimo in cui finisce l’inverno e comincia la primavera. Il tempo del risveglio. #Risveglio ed #Equilibrio.
Aumentiamo le difese immunitarie, spegniamo la Tv.
“Il #cortisolo, compagno fedele dello stress, quando circola in dosi massicce nel cervello, lo rende inefficiente, quasi lo paralizza. Cosa simile accade quando siamo in preda al panico, all’angoscia, ad una rabbia oltre misura”. Ho avuto la fortuna di conoscere un grandissimo maestro, Paolo Mai, delL’asilo nel bosco di Ostia Antica, e da lui imparare cosa sono le #neuroscienze e scoprire il potere delle #emozioni. Un potere enorme!
Fare una passeggiata, sedersi nell’erba, guardare il cielo. Senza tv o cellulare. Liberare la mente e col naso all’insù annusare l’aria buona. Che in questi giorni lo è un po’ di più.
Facciamo il #pane. Partiamo dall’abc. Dal fare le cose semplici. Quelle che richiedono poche cose e tanto amore. Acqua, lievito e farina. Mettiamo le mani in pasta e impastiamo anche i pensieri. Tanto c’è tempo.
Quarantena senza supermercato – I pis a let
Una giornata all’aria aperta. Fuori dai supermercati, dai televisori e dalle paure di questi giorni. Una boccata d’ossigeno per i polmoni e per il cervello.
C’era una volta il porceddu sardo. Per chi lo mangiava una prelibatezza, per chi non lo mangiava una meraviglia per gli occhi. Perché qui il maialino, insieme a tante altre specie, vive libero e felice.
Ci sono posti che non ti vengono a cercare. Sono riservati, insicuri, occupati, non si propongono e non si pubblicizzano. Per scoprirli ci devi capitare per caso, o per invito. A noi è capitato l’invito per caso.
Stefano e Pinuccia sono due signori sulla sessantina. Felici. Ancora innamorati. Si vede. Due figli laureati. Sistemati. Uno ha scelto di continuare il lavoro del padre: agricoltore, allevatore. Un lavoro che anche Stefano si era scelto, negli anni ’60, quando la guardia di finanza l’ha scartato per pochi millimetri d’altezza e quando alla vita da impiegato ha preferito quella in campagna. Profonda campagna. Quella che per arrivarci devi percorrere chilometri di strada dissestata senza incontrare anima viva.
Semi di comunità – La CSA di Roma
Viviamo un momento storico di grandi fermenti. Da una parte l’implementazione di mono-colture (e culture) intensive ed estensive, in cui la quantità la fa da padrone a discapito della qualità e della biodiversità. Dall’altro sempre più realtà resilienti e resistenti testimoniano come un’agricoltura rispettosa della terra e della vita possa divenire punto di incontro e di partenza per un reale cambiamento. Un cambiamento che offre tantissimi benefici: sicurezza alimentare, rafforzamento delle economie locali, riqualificazione dei suoli, contrasto ai cambiamenti climatici. Ma non solo. Anche le culture locali, i sistemi di conoscenze tradizionali, le relazioni sociali e l’idea stessa di comunità possono rinascere attorno a un pezzetto di terra coltivato con amore.
Ovvero: come affrontare le feste natalizie senza ricorrere alla Grande Distribuzione Organizzata. Facendo un regalo a sé stessi, all’ambiente, al portafoglio, ai propri cari e a tantissime altre persone!
Natale senza supermercato, impossibile? Forse no. Eccovi 5 consigli pratici e (speriamo) utili per un Natale più sostenibile, economico e felice, fuori dalla Grande Distribuzione, dentro il magico mondo del consumo critico, etico e solidale.
NATALE SENZA SUPERMERCATO, CON 4 FIGLI
Intervista a Linda Maggiori: 37 anni, mamma (di 4 figli!), moglie, green blogger per il “Fatto quotidiano”, autrice di diversi libri (l’ultimo, Vivo senz’auto, ed. Macro è stupendo! E poi ancora: Impatto Zero, Vademecum per famiglie a rifiuti zero, Dissensi edizioni), ideatrice e curatrice dei blog “Famiglie Rifiuti Zero” e “Famiglie Senz’auto”. Una vita dedicata all’ambiente.
Oggi vendemmia al nostro campo! In che senso nostro? Nel senso NOSTRO. Di tutti coloro che qualche mese fa si sono imbarcati in questa bella avventura.
Prendiamo un vigneto in condivisione! Facciamoci il nostro vino!
Un’idea folle che è diventata ben presto un progetto concreto e che tra qualche mese diventerà un ottimo vino.